teatro.
Una valenza educativa a 360°
Il Teatro ha in Mongolfiera una storia lunga ed inclusiva. Fin dai primi anni di vita della Cooperativa è stato vissuto come momento di condivisione e festa, per poi definirsi negli ultimi 10 anni come progettualità, con l’obiettivo di coinvolgere in un percorso educativo teatrale le persone dei Servizi di Mongolfiera a diverso livello.
È una grande occasione di espressione e crescita, sia personale che nelle relazioni sociali, e il luogo in cui il limite diventa possibilità, nuova forma espressiva e ricchezza.
ELISABETTA VIZZARDI
Referente progetti teatrali Mongolfiera
elisabetta.vizzardi@lamongolfiera.brescia.it
OBIETTIVI: OLTRE LA DISABILITÀ
L’attività teatrale si svolge all’interno del laboratorio: uno spazio e un tempo in cui la finalità è offrire ai partecipanti un momento di benessere, un luogo in cui sia possibile lavorare su tre ambiti principali della persona, suggeriti dalla pratica del Teatro Sociale, mettendo in campo l’unicità di ognuno, al di là della disabilità.
- Il lavoro su di sé
Ascoltarsi, imparare a riconoscere il proprio respiro, potenzialità fisiche, vocali, creative, stimolandone l’esplorazione e la sperimentazione. Riconoscere ed esprimere le proprie emozioni, a stare nel presente, nel qui ed ora. Scoprire le proprie capacità e metterle in gioco, imparando ad apprezzare la propria unicità e percependola come ricchezza. Liberarsi dalle rigidità e dai condizionamenti della quotidianità e rilassarsi fisicamente e mentalmente.
- Il lavoro su di sé in relazione all’altro, e la creazione del gruppo
Imparare a mettersi in relazione con l’altro, osservarlo, ascoltarlo, percepirlo come opportunità ed entrare in contatto con lui, in una reciproca accoglienza e creazione di un rapporto di fiducia. Apprendere e rispettare le regole del gruppo, percependo il senso di appartenenza. Stimolare la creatività e l’espressività che nascono dall’incontro di più individualità.
- La relazione con la comunità circostante
Desideriamo educare alla diversità: dare un’occasione a persone esterne che partecipano ai nostri laboratori (studenti, tirocinanti, persone comuni) e alla cittadinanza che assiste ai nostri spettacoli, di riflettere, confrontarsi, mettersi in gioco e divertirsi con persone con disabilità, nell’ottica di restituire alla diversità una connotazione positiva di valore e opportunità.
come lavoriamo.
Lo strumento privilegiato alla base del lavoro svolto nel laboratorio è il gioco, inteso come dimensione del piacere e del divertimento, che porta i partecipanti a esporsi, partecipare, raccontarsi.
Siamo infatti convinti che in un clima dove la persona si sente a proprio agio e non giudicata possa sentirsi libera di mettersi in gioco: in questo modo si riesce a creare un rapporto di fiducia tra i partecipanti, che percepiscono il laboratorio come luogo sicuro e accogliente dove entrare in contatto con sé stessi e con gli altri.
le nostre attività.
- Il Gruppo Teatrale: forti e coesi, insieme. In Mongolfiera è presente un gruppo stabile che è coinvolto nell’attività teatrale tutto l’anno e nella realizzazione dello Spettacolo di Natale. L’altissimo coinvolgimento del teatro ha dato vita ad un gruppo di amici con una forte identità ed energia.
- Laboratori teatrali: vengono inoltre creati altri gruppi che coinvolgono persone di singoli Servizi della Cooperativa o di più Servizi, per i quali viene creato un processo coerente e personalizzato per le loro caratteristiche, favorendo dinamiche di mutuo aiuto e sostegno grazie alla presenza di diverse fragilità.
le collaborazioni esterne.
Il Teatro di Mongolfiera ha all’attivo numerose collaborazioni con scuole, realtà associative e oratoriali, artisti ed istituzioni per portare il proprio messaggio anche al di fuori della Cooperativa e creare nuovi incontri tra le persone di Mongolfiera e il mondo esterno, in un arricchimento reciproco.
Tra le varie collaborazioni di questi anni ricordiamo:
- Dal 2013 la partecipazione attraverso spettacoli e laboratori teatrali con gli studenti della scuola media Venturelli di Gussago, alla rassegna “L’ottavo giorno – Gussago cittá aperta”
- La partecipazione alla realizzazione del progetto di teatro integrato Corpus Teatro, nato all’interno della rassegna Corpus Hominis, in collaborazione con Beatrice Faedi e Somebody Teatro delle Diversità
- La partecipazione a progetti dell’Associazione “Il Carrozzone degli Artisti” in collaborazione con Alberto Ghisoni
- In collaborazione con IAL Lombardia, sede di Brescia, workshop formativi dedicati all’“Arte ed educazione”
Scoprici attraverso i nostri spettacoli.
Guarda alcuni dei nostri ultimi video per scoprire chi siamo, perché facciamo teatro e vedere i nostri ultimissimi spettacoli.
FACCIO TEATRO PERCHÈ.
In questo breve video i nostri fantastici attori ci raccontano la motivazione che li spinge a “fare teatro”!
APOCALISSE IN DIRETTA: TORNERANNO GLI ABBRACCI.
A causa della situazione pandemica negli ultimi due anni non siamo potuti andare in scena in teatro, ma ci siamo sperimentati nella creazione di video ambientati in un ipotetico show televisivo intitolato “L’apocalisse in diretta”. Qui, con l’ironia e la sensibilità che contraddistingue il gruppo degli attori, abbiamo affrontato tematiche relative alla nuova realtà di questi ultimi due anni che ha cambiato le vite di tutti. La riflessione nasce dal primo impatto con la pandemia fino alla scoperta di nuovi equilibri, partendo dal sentire personale di ogni attore fino ad ampliare lo sguardo ad una dimensione globale, convinti fino alla fine che prima o poi…torneranno gli abbracci!
APOCALISSE IN DIRETTA 2021: CHI SIAMO.
In questo video scoprirete chi sono nella realtà i fantastici personaggi de L’apocalisse in diretta, e il progetto di teatro che vivono con tanta passione!
APOCALISSE IN DIRETTA 2021: ED. SPECIALE “LA CURA”.
La pandemia, le catastrofi ambientali, le guerre, le solitudini che fanno parte della vita di ognuno di noi: tutto sembra aver bisogno di una soluzione, di un aiuto, di una Cura!
In questo lavoro siamo partiti dalla vita di ognuno di noi: dai momenti in cui per i motivi più disparati ci sentiamo “giù” e cerchiamo un modo per “tirarci su” di morale, una “cura” per stare meglio. Partendo dal nostro piccolo la riflessione si è poi aperta ad una dimensione globale…
…Qualcuno una volta ha scritto sul muro di una scuola “I CARE”, che significa “mi sta a cuore, mi interessa”…
E se la cura fosse interessarci a ciò che ci circonda?
Avere a cuore gli altri, la natura, la vita ?
E Se la vera cura fosse: prendersi cura?
…Lo scopriremo solo nella prossima puntata”L’apocalisse in diretta”!